Delle abitudini
Sottomettersi
alle abitudini è la migliore risposta per chi non ha voglia di prendere le
responsabilità di nuove scelte o correre i rischi delle realtà nuove; questo
ripetere le stesse cose, gli stessi comportamenti, le stese reazioni quasi
meccaniche, facilita le coordinazioni della propria vita e tempo, ma non offre
la bellezza di sperimentare una realtà diversa.
Non tutte le
abitudini sono cattive, ma tutte portano a vivere con routine e con i consueti
meccanismi, cioè i costumi, le tradizioni, le paure portano a non cercare
qualcosa diverso del sicuro, del comune o del vigente… Ma le abitudini non sono
dipendenze o vizi, ma un sistema di facilitazione che trova nell’attività
motorie, consapevole o no, i mezzi giusti di raggiungere i suoi fini.
Le abitudini
cattive sono comportamenti o attitudini non buone che ripetute meccanicamente si
incarnano nella struttura stessa della persona, quasi come parte integrante del
suo essere. Le abitudini non sono solo apprendistato di un modo di essere o
fare certe cose, ma l’assunzione di maniere che vengono ripetute senza poi
pensare nel suo processo e nemmeno nel suo perché, così le abitudini, siano
positive o negative, possono portane alla perdita della spontaneità e alla
libertà delle iniziative.
Le abitudini
possono essere soltanto un modo di posizionarsi in certe situazioni, ma può
essere anche una dipendenza del modo stabilito, che porta alla perdita della
naturalezza, oppure essere un disturbo ossessivo – compulsivo, qui bisogna intervenire perché la salute
dell’individuo corre serio rischio. Il ripetere i gesti, i modi o le attitudini
senza pensarli può portare allo svuotamento della persona che li realizzano e
la perdita del significato delle azioni compiute, cioè almeno si perdi la
gratuità della spontaneità, perché si assumi come norma una esperienza già
consueta.
Le abitudini nel
suo lato positivo ha il compito di guidare la vita umana, non permettendo di
perdersi in ricerche inutili e di spaventarsi troppo con lo sconosciuto, ma
allo stesso modo impedisce nuove scoperte e nuove avventure e trasforma la
libertà in necessità.
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