UN'ESISTENZA ARDENTE


Un’esistenza ardente



Per cosa vale la pena vivere?
Per quali ragioni consumiamo la nostra vita?
Cosa ci infiamma e ci incendia fino a spendere tutte le nostre energie?
Per quali motivi tendiamo l’orecchio e le mani ai gridi dei bisognosi o li siamo indifferenti?

Un’esistenza ardente si consuma per gli altri, per qualcosa di grande, di significativo, di bello, di utopico e un consumarsi senza ardere sarebbe perdersi nella melma della banalità e superficialità quotidiane, come un accontentarsi della mediocrità di un’esistenza qualunque.
Ciò che fa ardere la mia vita? L’avventura della mia esistenza dove mi porta? Il cammino che intraprendo è di liberazioni? Come vivo questo paradosso tra la mia piccolezza e la grandezza della strada da percorrere?

La vita mi sorprende ancora oppure ho una percezione scontata delle cose? Cerco di fare un dialogo con la vita o semplicemente mi lascio trascinare dal tempo? La vita viene interpellata e allora non ci sono più gli altri ma ci siamo noi o mi emargino delle esistenze degli altri? Percepisco nella voce del tempo la voce dell’eternità o passo i miei giorni senza qualcosa d’indicativo? Lotto conto la rassegnazione della vita o mi adatto a tutto uccidendo le utopie? Nutro ancora i sogni e sento la volontà di giorni migliori o cerco di essere fuori della mischia e chiudermi ai gridi degli oppressi?

Vivere non è sopravvivere, è mettersi in rischio, è seguire l’infiammarsi del cuore per qualcosa di meraviglioso, benché sconosciuto e fare esperienza della gioia della grandiosità della vita è essere fuori della mediocrità confortevole che ci rassicura, perché un’esistenza ardente ci permette di uscire della sterilità che ci fa consumare la vita senza ardere e ci fa gustare i frutti della pace, della serenità e dell’entusiasmo.




JORGE RIBEIRO
02.03.13

Vento



Soffia forte  e impetuoso il  vento,  rami e  foglie spazza in un sol momento. Attento signore, il tuo cappello e' volato e fin sulla cima il vento l'ha portato... Ma molte volte il vento soffia debole e lento e un piccolo fruscio si ode tra le foglie a stento
La filastrocca fa capire che il vento puo' presentarsi  con intensità diverse che possono cambiare anche nella stessa giornata.
Puo' essere debole, forte e moderato, esiste  per la "forza" o intensita' del vento, una classificazione chiamata scala dei venti di Beaufort che spiega bene  l'intensità del vento osservando il movimento  dei rami sulle cime degli alberi, il fumo dei camini e lo spostamento delle foglie per terra.

Ma cos'e il vento?
Il Vento non è altro che aria in movimento.
Per capire bene come si forma il vento, bisogna conoscere il significato di pressione atmosferica.

  LA ROSA DEI VENTI

La rosa dei venti ci dice che ci sono diversi tipi di vento, freddo, caldo, umido e secco, ognuno di questi proviene da punti geografici diversi.

TRAMONTANA ( da Nord ):
E' un vento molto freddo che di solito porta tempo asciutto, cielo sereno e visibilità buona.
Proviene da regioni del nord/europa quindi più fredde delle nostre e non attraversano mari rimanendo così con  umidità molto bassa che favorisce appunto la visibilità.
IL GRECALE ( da Nord Est ) :
E' un vento freddo e intenso si manifesta  soprattutto nella stagione fredda.
Spesso questo vento viene associato ai venti di bora.
LEVANTE ( da Est );
E' un vento che, come dice il nome, spira da Est ed è tipicamente estivo.
Lungo le regioni tirreniche, si manifesta durante le prime ore del mattino
La sua influenza è sentita sul Tirreno e sull'Adriatico centro-meridionale.
A volte il levante può preannunciare l'arrivo del brutto tempo
LO SCIROCCO ( da Sud Est ) :
E' un vento che proviene dal continente africano percio' e' molto caldo e secco.
Durante il suo percorso verso l'Italia sul mare però, , tende molto facilmente ad acquistare umidità ed è per questo che da noi giunge caldo e umido.
E' un vento molto temuto nella stagione estiva perché rende le giornate molto calde e afose.
MEZZOGIORNO - OSTRO ( da Sud ):
E' un vento meridionale debolissimo che  si manifesta molto poco mari italiani.
IL LIBECCIO ( da Sud Ovest ) :
Il libeccio è un vento umido, e violento che proviene da Sud Ovest.
E' molto temuto per gli effetti che può provocare, infatti spesso genera forti mareggiate, condizioni di burrasca e piogge molto intense.
PONENTE ( da Ovest ):
E' un vento che, come dice il nome, spira da Ovest ed è tipicamente estivo.
Lungo le regioni tirreniche,  si manifesta durante le ore pomeridiane
La sua influenza è sentita sul Tirreno e sull'Adriatico centro-meridionale.
IL MAESTRALE ( da Nord Ovest ) :
E' uno dei venti più intensi che interessano l'Italia.
Deriva dalla discesa di aria fredda di origine polare che scende verso le  nostre regioni entrando dal mediterraneo
L'aria polare, lungo la sua discesa si scontra con aria più calda e umida proveniente dall'Oceano Atlantico, generando maltempo  che dalle regioni Francesi giunge da Nord/Ovest  attraverso il Mar  Mediterraneo sulla Corsica e Sardegna  coinvolgendo le regioni tirreniche

Avete mai sentito parlare dei venti di caduta o venti favonici ?
Il FOEHN e' un vento caldo che si forma in primavera ma anche in inverno  sulle regioni  del Nord/Ovest italiane (Valle D'aosta, Piemonte e Lombardia occidentale)
Questo vento  fa diventare il cielo azzurrissimo, arriva dalla catena Alpina da Nord/ovest  cadendo  giu' dalle montagne  verso le pianure e quindi riscaldandosi.
il Foehn si forma  per l'arrivo di correnti fredde (fronte freddo) che provengono  dall'altra parte delle Alpi, quindi  dai versanti esteri, in questo caso dalla Francia o dalla Svizzera
Queste correnti fredde , scontrandosi contro la barriera Alpina (fenomeno chiamato  STAU) ,risalgono lungo i pendii e le pareti  raffreddandosi   e formando nubi e pioggia, una volta arrivati in cima scendono dalla parte opposta riscaldandosi e diradando le nubi, formando  il vento di FOEHN  che  soffia sui versanti italiani.
Questo meccanismo STAU e FOEHN avviene anche  in altre regioni italiane in genere  dove  esiste una barriera fatta di montagne (ostacolo orografico) , pertanto l'Appennino provoca anch'esso i fenomeni di Stau e Foehn.

VIA CRUCIS

MEDITAZIONI SULLA VIA CRUCIS




VIA CRUCIS CON GESU’ E L’ANIMA
Atto di contrizione
O Gesù d'amore acceso non Ti avessi mai offeso; o mio caro e buon Gesù con la Tua santa Grazia non Ti voglio offen­der più ne mai più disgutarTi, perchè Ti amo sopra ogni cosa. 
Intendo ricevere le sante indulgenze, appli­candone una per me e le altre per le anime del Purgatorio. 
La Madre dei dolori piangendo stava al piedi della Croce, dà cui pendeva il Figlio.

I  STAZIONE
Gesù condannato e morte
Adoramus Te Chrtste et benedtcimus tibi. Quia per sanctam crucem tuam redimisti mundum.
L'anima: Oh mio Signore Gesù, tu hai detto: venite a me voi tutti che siete nel dolore... Io vengo a meditare i tuoi dolori perchè sento la mia anima triste e scoraggiata...
Gesù: Mio figliuolo, quando io ho ascoltato la sentenza di morte non mi sono avvilito: ho pensato al peccato... al tuo perdono che sareb­be stato il premio dei miei tormenti ed il mio amore allora mi ha dato coraggio e fortezza. Pater, Ave e Gloria.
Abbi pietà, di noi, Si­gnore, abbi pietà di noi.
Una spada attraversò l'anima, sua che ge­meva nell'angoscia e nello spasimo.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

II STAZIONE

Gesù caricato della Croce
Adoramus Te Chrtste et benedtcimus tibi. Quia per sanctam crucem tuam redimisti mundum.
L'anima: Come è pesante codesta croce. Oh salvatore mio, come hai potuto mirarla sen­za venir meno? Come hai potuto accettarla sen­za lamento?...
Gesù: Oh mio figliuolo se vuoi rendere ama­bile la tua croce, prendila dalle mani di Dio come dalle mani di un Padre, e portala alla sua presenza con amore. Pater, Ave e Gloria.
Abbi pietà, di noi, Si­gnore, abbi pietà di noi.
Oh quanta era triste ed afflitta quella benedetta Madre del­l'Unigenito.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

III STAZIONE

Gesù cade la prima volta sotto la Croce
Adoramus Te Chrtste et benedtcimus tibi. Quia per sanctam crucem tuam redimisti mundum.
L'anima: Molte volte, o Signore, il mio cuore si turba... le forze mi abbandonano... e flnanco la luce della fede pare si voglia spegnere...
Gesù: Povera anima! Non meravigliarti di essere debole. Impara ad umiliarti e a per­severare nella speranza. Diceva il Santo Giob­be: Anche se tu mi avessi ad uccidere, o Si­gnore, io sempre spererei in Te! Pater, Ave e Gloria.
Abbi pietà, di noi, Si­gnore, abbi pietà di noi.
Si rattristava e si ad­dolorava la pia Ma­dre, osservando le pene dell'augusto suo Figlio!
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

IV STAZIONE

Incontro di Gesù e di Maria
Adoramus Te Chrtste et benedtcimus tibi. Quia per sanctam crucem tuam redimisti mundum.
L'anima: Oh Gesù mio, l'incontro della tua madre Santissima, il suo dolore, le sue lagri­me chissà come hanno martoriato la tua a­nima!
Gesù: Figliuolo,. sentire tutta la ribellione della natura non 8 peccato. E' una occasione anzi per guadagnare meriti. Se per piacere a Dio devi lottare contro il tuo cuore ricordati di Gesù in questo incontro doloroso con Maria. Pater, Ave e Gloria.
Abbi pietà, di noi, Si­gnore, abbi pietà di noi.
Qual uomo non piange­rebbe se vedesse la Madre di Cristo in così fiero tormento?
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

V STAZIONE

Gesù aiutato dal Cireneo a portare la Croce
Adoramus Te Chrtste et benedtcimus tibi. Quia per sanctam crucem tuam redimisti mundum.
L'anima: Perchè ti aiutassero a portare la croce, o Gesù mio, non hanno incontrato che un pagano. Come terribile deve essere stato al tuo cuore questo abbandono e questa indiffe­renza!
Gesù: Gli uomini sono fragili, o figlio mio. Non far conto alcuno sopra di loro; non mera­vigliarti se gli stessi tuoi amici e parenti si allontaneranno da te. Anch'io ho cercato chi mi consolasse e mi aiutasse... ho cercato te per molto tempo... e non ti ho trovato. Pater, Ave e Gloria.
Abbi pietà, di noi, Si­gnore, abbi pietà di noi.
Chi non potrebbe ad­dolorarsi nel contem­plare la Madre di Cristo che piange col suo Figlio?
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

VI STAZIONE
La Veronica asciuga il volto di Gesù
Adoramus Te Chrtste et benedtcimus tibi. Quia per sanctam crucem tuam redimisti mundum.
L'anima: Che grande consolazione per quella fortunata donna, trovare, per un miracolo tan­to grande il volto del suo Gesù impresso nel suo sudario!
Gesù: Ecco quel che si guadagna nel seguir­mi nel cammino del sacrificio e delle tribola­zioni. Per questi amici del mio cuore sono riservate le grazie più elette come premio della loro generosità. Pater, Ave e Gloria.
Abbi pietà, di noi, Si­gnore, abbi pietà di noi.
Vide Gesù fra i tor­menti e sottoposto ai flagelli per i peccati del popolo suo!
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

VII STAZIONE

Seconda caduta di Gesù
Adoramus Te Chrtste et benedtcimus tibi. Quia per sanctam crucem tuam redimisti mundum.
L'anima: Altra volta tu cadi o mio Gesù!... e nonostante ancora continui la tua via do­lorosa e sanguinosa!...
Gesù: Oh fgliuolo, io sono caduto per innal­zare lo spirito delle anime deboli. Sapessi come mi offende e mi addolora nell'intimo dell'animo chi dispera della misericordia del mio Padre e dispera della sua salvezza! Pater, Ave e Gloria.
Abbi pietà, di noi, Si­gnore, abbi pietà di noi.
Vide il suo dolce Figlio morir desolato e lo guardò fino al suo ultimo respiro!
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

VIII STAZIONE

L'incontro delle donne di Gerusalemme
Adoramus Te Chrtste et benedtcimus tibi. Quia per sanctam crucem tuam redimisti mundum.
L'anima: Che dolcezza nelle tue, parole rí­volte, o mio Gesù, a quelle donne sconsolate) Anche a me, o Gesù, parla nei miei dolori e nelle mie penel...
Gesù: Fortunati, o flgliuolo, coloro che pian­gono... e particolarmente coloro che piangono sui loro peccati perchè saranno consolati. Sa­rò io stesso che asciuga le loro lagrime!... Pater, Ave e Gloria.
Abbi pietà, di noi, Si­gnore, abbi pietà di noi.
O Madre, fontana d'a­more, fa che io sen­ta la forza del Tuo dolore, fa che io pianga con Te!
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

IX STAZIONE

Terza caduta di Gesù
Adoramus Te Chrtste et benedtcimus tibi. Quia per sanctam crucem tuam redimisti mundum.
L'anima: Ancora, o mio Gesù, col tuo vol­to nella polvere. Ancora il mio Gesù che si alza con maggior coraggio che mai!...
Gesù: Non perdere mai la confidenza o fi­gliolo. La vita dell'uomo è un combatti­mento continuato. Però Dio non permette che sia tentato sopra le tue forze... E la ricom­pensa sarà grande, assai grande!... Pater, Ave e Gloria.
Abbi pietà, di noi, Si­gnore, abbi pietà di noi.
Fa che il mio cuore avvampi nell'amare il Signore Gesù Cri­sto e così possa pia­cergli!
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

X STAZIONE

Gesù spogliato delle sue vesti
Adoramus Te Chrtste et benedtcimus tibi. Quia per sanctam crucem tuam redimisti mundum.
L'anima: Quanto soffri o Gesù mio! Il tuo corpo non è oramai che una piaga sola.
Gesù: Oh figliuolo io soffro per espiare per te tanti attacchi disordinati... ma specialmen­te perchè apprenda che devi lasciarti spo­gliare della tua volontà. Se vuoi il Paradiso lavora incessantemente nello staccarti da tutte le cose della terra, lavora con perseveranza. Certo la lotta sarà lunga e dolorosa per la natura... però io sarò il tuo sostegno. Pater, Ave e Gloria.
Abbi pietà, di noi, Si­gnore, abbi pietà di noi.
O Madre Santa, im­primi profondamente nel mio cuore le fe­rite del Crocifisso.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

XI STAZIONE
Gesù inchiodato alla Croce
Adoramus Te Chrtste et benedtcimus tibi. Quia per sanctam crucem tuam redimisti mundum.
L'anima: Come è lungo o Signore il tuo tormento! Come è difficile ad esaurirsi il tuo calice di amarezza... E ancora 'ti manca di soffrire l'orribile supplizio della Croce.
Gesù: Figliuolo, fatti coraggio. Un momen­to di tribolazione conquista un grado im­menso di gloria. Quando anche tu ti vedessi inchiodato, per le tue infermità in un letto di dolore, allora particolarmente pensa al tuo Gesù inchiodato sopra una croce. Patér, Ave e Gloria.
Abbi pietà, di noi, Si­gnore, abbi pietà di noi.
Dividi con me le pene del Figlio Tuo che per me si degnò sop­portare tante ferite!
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

XII STAZIONE

L'agonia e la morte di Gesù
Adoramus Te Chrtste et benedtcimus tibi. Quia per sanctam crucem tuam redimisti mundum.
L'anima: Ma che sento io mai, o figlio di Dio! -sei proprio tu che dici: Dio, Dio mio perché mi hai abbandonato?
Gesù: Figliuolo mio, se lo non avessi pro­nunciato queste parole tu non avresti potuto neppur supporre la maggior di tutte le mie pene. Però tu, quando - piacesse al Signore di chiamarti ripeti con confidenza quanto lo pure dissi: Padre, nelle tue mani raccoman­do lo spirito mio. Pater, Ave e Gloria.
Abbi pietà, di noi, Si­gnore, abbi pietà di noi.
Fa che piamente lo pianga con Te, sof­frendo col Crocifisso finché avrò vita!
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

XIII STAZIONE
Gesù nelle braccia di Maria
Adoramus Te Chrtste et benedtcimus tibi. Quia per sanctam crucem tuam redimisti mundum.
L'anima: Oh Madre, è questo il tuo figlio divino! Come è deformato, distrutto, annichi­lito.
Marta: Si, figliuolo, questo cadavere fu il mio flgliuolo, il mio Gesù, mansueto, umile, obbediente fino alla morte di croce. Quando Lui mi ha chiamato ad essere la madre tua sopra il Calvario ha voluto unirci con un vin­colo di amore tale che chinando il tuo capo sopra il mio petto tu sia per me un altro Gesù. Pater, Ave e Gloria.
Abbi pietà, di noi, Si­gnore, abbi pietà di noi.
Desidero rimanere con Te presso la Croce ed unirmi a Te nel pianto.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

XIV STAZIONE
La sepoltura di Gesù
Adoramus Te Chrtste et benedtcimus tibi. Quia per sanctam crucem tuam redimisti mundum.
L'anima: Anche. per me è preparato un se­polcro o Signore! Anch'io troverò nel sepol­cro Il termine di ogni combattimento. Però dopo Il sepolcro verrà il riposo e la gloria. Quanto mi anima questa speranza! Come sarò felice di dividere con Te il premio dopo aver partecipato con Te alla umiliazione e alla. sofferenza! Pater, Ave e Gloria.
Abbi pietà, di noi, Si­gnore, abbi pietà di noi.

O Vergine, eccelsa. fra tutte le Vergini, non essermi severa e fa che io pianga con Te.
Fa che porti in me la morte di Cristo, par­tecipi della Sua Pas­sione e ricordi le Sue piaghe.
Fa che io sia ferito dalle Sue piaghe, che m'inebri della Croce e dél Sangue del Fi­glio tuo.
Sicchè non brucitra le fiamme, ma da Te, o Vergine, io sia difeso nel giorno del Giudizio.
Cristo quando starò per morire, concedi che per la Madre Tua io venga alla palma della vittoria!
E quando il corpo mo­rirà, fa che all'ani­ma sia concessa la gloria del Paradiso.
Prega per noi Ver­gine addoloratissima. Affinchè siamo fatti degni delle promesse di Cristo.

Oremus

Signore Gesù si interponga per noi presso la tua clemen­za, ora e nell'ora del­la nostra morte, la bea­ta Vergine Maria tua Madre; la cui santis­sima anima nell'ora della morte trapassò la spada del dolore. Tu che col Padre vivi e regni per tutti i secoli dei secoli. Amen.  
Aggiungere la recita di 5 Pater noster, Ave Maria e Gloria alle cinque piaghe di nostro Signore ed uno secondo la mente del Sommo Pontefice per guadagnare le sante Indulgenze.
Anno 1936

Dias de luz


Dias de luz


Dias de amor
Dias de calor
Dias de luz

Dias de paz
Dias melhores
Dias de sol

Dias de alegria
Dias de fantasias
Dias claros

Dias de esperança
Dias de festa
Dias de pujança

Dias de dor
Dias de horror
Dias comuns

Dias de viver
Dias de sofrer
Dias passados

Dias sem fim
Dias ruim
Dias presentes

Dias que sonhei
Dias que chorei
Dias de luz

Dias de encontro
Dias de assombro
Dias queridos

Dias de beleza
Dias de riqueza
Dias de luz!!


Jorge Ribeiro
27.02.13

Senso e libertà!


Senso e libertà


La libertà è tutto!
La libertà è sentirsi in casa propria, è vagare senza destino e senza paura!
La libertà è essere se stesso, senza maschera, senza fingimenti e senza perplessità!
La libertà è uscire dal proprio guscio e andare incontro verso gli altri!
La libertà è rompere i propri preconcetti e pregiudizi varcando nuovi orizzonti e abbracciare altre possibilità!
La libertà è abbandonare i ricci dell’esistenza e buttarsi nei mari mai navigati!
La libertà è disporre delle  proprie forze per fare il bene necessario!
La libertà è non lasciarsi prendere dallo sconforto di vivere in tensione!
La libertà è dare senso a quello che si vive e si è!

Senza senso non ci sono!
Senza senso sono schiavo!
Senza senso sono errante!
Senza senso sono vuoto!
Senza senso si perde il perché!
Senza senso non c’è libertà!

La libertà è offrire significato anche alle cose più spicciole!
La libertà è la dignità di chi vive la gioia di quello che è!
La libertà è essere responsabile delle scelte fatte anche si sbagliate!
La libertà è non piangere il prezzo da pagare per le esperienze vissute!
La libertà è trovare il valore nascosto in ogni persona e situazione!
La libertà è camminare senza emarginare o condannare quello che non m’interessa!
La libertà è essere conscio della propria situazione di transizione e di pellegrinaggio nel mondo!
La libertà è non esigere degli altri quello che non si è disposto a donare!
La libertà sono io, la libertà è Dio, la libertà è tutto!


Jorge Ribeiro
25.02.13

Pra se pensar ....

Desespero anunciado

Desespero anunciado Para que essa agonia exorbitante? Parece que tudo vai se esvair O que se deve fazer? Viver recluso na pr...