Della fede
Che cosa significa credere? Quale il legame tra credere e
avere una fede? Sono le stesse cose? L’uomo ha bisogno di credere per
sopravvivere? Senza la fede l’uomo è disperato o cinico? Il contenuto della
fede sempre è l’ignoto o il religioso? Come ravvivare la fede e come non
lasciare che le sofferenze e le delusioni non interferiscono nell’atto di fede?
Per vivere si deve credere o si credi per vivere?
Aprirsi alla fede
significa lasciarsi guidare dall’istinto religioso e della volontà di eternità
giacente nella struttura basi di ogni persona? Credere è mettere nelle mani
dell’Altissimo le decisioni più fondamentali? Come passare da una superficiale
adorazione dell’ignoto a una relazione personale e profonda con questo Tu,
diverso da noi, ma molti intimo a noi intessi?
Credere di credere è il principio della fede, poi si
aggiunge la conoscenza, l’intimità e l’immancabile coerenza; si, si, senza la
testimonianza coerente della propria fede, essa diventa un tradizione, un
folclore oppure una superstizione, ivi le parole e gesti quotidiani non devono
smentire le proprie convinzioni.
Credo, nonostante la mia ironia e il mio scetticismo
davanti certe manifestazioni meravigliose del mondo religioso: credo in questo
Dio, Sofferenza e Amore, che come amico fedele non mi abbandona mai e non mi
racconta bugie per nascondere la verità; credo in un Dio, che non si stanca mai
di raggiungermi, anche nelle stanze più buie.
Credere è non lasciare che le manifestazioni d’ipocrisia e
dei dolori portino via la dolce via della speranza e della possibilità di un’uscita.
Credo anche quando sembra assurdo credere, e come Tertulliano, forse quando la
fede sembra senza senso, è che davvero credo. Credo in Te, e questo mi basta!! ! Signore
aumenta la mia fede!!!
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