La maschera della società

di doody (Medie Superiori ) scritto il 12.04.11

La società di oggi porta una maschera. Perchè? La maschera nasconde la nostra vera identità, ma perchè tendiamo a nasconderci dietro a personalità diverse dalla nostra? Con l’avvento della libertà di parola, ognuno è libero di dire ciò che pensa, ma tutt’oggi non si sente libero di essere se stesso. Forse la società odierna non lo permette, certo non vi è una norma scritta che lo vieta, ma sembra quasi una norma tacita, non necessariamente espressa. Sta di fatto che un individuo oggi tende ad inalzare un “muro”, una barriera immaginaria per difendersi al di fuori delle mura di casa. Una persona che possiede una personalità piuttosto debole tenderà a portare in strada una fittizia persona dal carattere forte. Basta solo guardare nelle scuole italiane, i ragazzini che vengono presi di mira dai bulli spesso sono ragazzi dal carattere debole e che mostrano la paura. Quanti sono oggi i fanciulli che ogni giorno devono portare una “maschera” a scuola per non essere vittime del bullismo, e quanti lo saranno nei prossimi anni? Giovani costretti a fingersi altri fino alle scuole medie inferiori, talvolta addirittura fino al liceo.
Nella nostra società a dover portare un altro da sè fuori casa non sono solamente i ragazzi. Molti sono i giovani che per trovare lavoro devono mostrarsi diversi. Da che mondo è mondo per essere assunti occorre andare a un colloquio di lavoro vestiti in un determinato modo, spesso con abiti che non fanno parte del proprio essere. Si dice che l’abito non fa il monaco, ma non sempre è così, e la disoccupazione che colpisce il nostro Paese oggi lo dimostra.
Come dice Pirandello ogni individuo mostra diverse sfacettature, non è uniforme ha diverse personalità, in quanto cambia a seconda di chi si trova di fronte, per fare un esempio una delle sue opere che meglio può esprime questo concetto è “Come tu mi vuoi”.
Sembrerebbe che alla società non importa tanto chi sei, quanto come ti poni nei suoi confronti e in relazione con gli altri. Trovo che ognuno di noi debba essere fiero della persona che è, del carattere che possiede e dei suoi modi di fare, anche se spesso occorre cambiare momentaneamente per la quiete comune, per salvaguardarsi o per essere ascoltati.